GIANNI MINOLI – Attraverso Festival
1020
event-template-default,single,single-event,postid-1020,bridge-core-2.3.4,single-event-container,ajax_fade,page_not_loaded,qode-page-loading-effect-enabled,,vertical_menu_enabled,side_area_uncovered_from_content,transparent_content,qode-child-theme-ver-1.0.0,qode-theme-ver-22.0,qode-theme-bridge,disabled_footer_top,disabled_footer_bottom,qode_header_in_grid,wpb-js-composer js-comp-ver-6.2.0,vc_responsive

GIANNI MINOLI

Torna indietro

giovedì 29 Agosto 2019 / 18:30

GIANNI MINOLI

In Dalla green economy alla politica contemporanea intervistato da Gabriele Ferraris  

Nizza Monferrato, Piazza Martiri di Alessandria, (AT)

Degustazioni di vini e prodotti locali a cura di Enoteca di Nizza, Arione e Le Dolcezze del Pep

Ingresso Libero

Giovanni Minoli, nato a Torino, ma Romano d’adozione, è forse il giornalista televisivo per antonomasia, colui che ha saputo ideare alcuni dei programmi storici e più innovativi della Rai, alternando il ruolo di autore a quello di conduttore o di dirigente di struttura. Ricordiamo, tra i tanti, Mixer (di cui è stato conduttore), Quelli della notte (con Renzo Arbore), Aboccaperta (con Gianfranco Funari), Blitz (con Gianni Minà), La storia siamo noi (con Piero Corsini) e la fiction Un posto al sole. Ha lanciato molti volti televisivi di successo come Milena Gabanelli, Bianca Berlinguer, Sveva Sagramola, Myrta Merlino, Massimo Giletti e Annalisa Bruchi. Ha ricoperto il ruolo di direttore di reti Rai: Rai 2, Rai 3, Rai Educational e il canale Rai Storia, da lui ideato. Più recenti le collaborazioni con Radio24 (Mix24 per quattro stagioni) e La7 per la quale ha condotto il programma Faccia a faccia. L’ultima creazione per National Geographic è il programma Green Leader, in onda tutti i lunedì su Sky. In libreria attualmente anche “Il cancro ha già perso”, un libro scritto a quattro mani con il professor Michele Maio, padre dell’immunoterapia, premiata quest’anno con il premio Nobel per la medicina.

Non c’è dubbio che con un personaggio di questo spessore l’incontro saprà trasformarsi idealmente in un viaggio attraverso gli ultimi 40 anni della cultura italiana, partendo sì, dalla Green Economy, l’ultimo interesse del nostro, ma spaziando attraverso la storia del costume e della televisione, il giornalismo ed anche la politica.