Timbro di voce inconfondibile, melodie immortali ispirate a Medioevo e Rinascimento confluite in canzoni che dopo più di 40 anni sono ancora impresse nella mente e sempre attuali, il menestrello della musica italiana, Angelo Branduardi, in duo col polistrumentista Fabio Valdemarin, porta la sua musica nella suggestiva area Archeologica di Libarna, l’antica città romana ritrovata a Serravalle Scrivia (al), per un appuntamento unico organizzato da Attraverso Festival in collaborazione con Associazione Culturale Libarna Arteventi.
Con Confessioni di un malandrino Angelo Branduardi, presenta una versione particolare dei suoi brani più celebri, riportando sul palco quel mondo musicale e creativo che, attingendo dalle leggende popolari e ai suoni del passato, lo ha reso unico sulla scena musicale italiana e internazionale. Le sue canzoni, capaci di fondere mirabilmente musica e poesia, basate su melodie medievali e rinascimentali combinate con il folk e la tradizione celtica, affondano a piene mani nella spiritualità, elemento fondamentale che per Branduardi rappresenta “il tentativo di guardare al di là della porta chiusa, di scorgere ciò che non c’è ma che si vorrebbe che ci fosse”.
Il “violinista che per combinazione ha scritto anche parole e musica“, come ama definirsi lui stesso, inserisce in scaletta i brani più amati del suo repertorio, da “Il Cantico delle Creature” a “Confessioni di un malandrino”, da “La pulce d’acqua” all’immortale “Alla Fiera dell’Est”.
L’esibizione si basa sul violino e la chitarra di Angelo e sulla “piccola orchestra” di Fabio che, oltre al pianoforte a coda, suonerà chitarre e fisarmonica. Verranno eseguiti brani che si rifanno alla musica del periodo classico più arcaico e che fanno parte della raccolta “Futuro antico” che conta ben otto episodi. Non mancheranno i brani più celebri legati alla carriera di Angelo ma accanto a questi si potranno riascoltare alcune delle sue composizioni più rare, meno eseguite ma non per questo dimenticate o meno amate.