Copywriter di professione, la torinese Enrica Tesio è una delle blogger più conosciute su internet grazie al suo blog “Ti asmo” il cui successo è esploso fragoroso nell’estate del 2013. Aperitivo con Barbera Orme e Cipressi di Michele Chiarlo
Copywriter di professione, la torinese Enrica Tesio è una delle blogger più conosciute su internet grazie al suo blog “Ti asmo” il cui successo è esploso fragoroso nell’estate del 2013.
Quando Enrica Tesio ha aperto “Ti Asmo” aveva 35 anni, due figli piccoli e un ex e chissà se aveva anche solo immaginato che il suo blog l’avrebbe portata così lontano. Letto, commentato, condiviso, “Ti Asmo” è diventato un punto di riferimento per tantissimi lettori in rete che a poco a poco hanno imparato a conoscere la sua autrice, seguendo oltre al blog il suo profilo Facebook anch’esso molto commentato e condiviso.
I racconti, gli aneddoti, le riflessioni sulla sua vita e più in generale sull’essere donna, mamma, compagna, moglie, separata sono diventati un romanzo con “La verità, vi spiego, sull’amore”, ora anche film con Ambra Angiolini.
Con ironia, intelligenza, lucidità e onestà Enrica Tesio si è raccontata sulle pagine del web e, forse inconsapevolmente, ha dato vita anche a frammenti delle nostre vite, mettendo a nudo e commentando esperienze universali. Il 31 Agosto ce ne offre un assaggio in un incontro per Attraverso Festival, regalandoci anche un anticipo del suo nuovo libro in uscita per ottobre.
E poi, naturalmente, si brinda e si mangia.
“Sono una a cui la gente ha voglia di togliere i peli dalle maglie. Ecco, da sempre, la gente mi spulcia, mi toglie capelli dai vestiti, ciglia dalle guance, mi invita a pulirmi perché “hai una cosa qui”. Le persone spesso mi vogliono aggiustare. Penso sia colpa del naso, insomma io ho il naso con una notevole gobba, ma è anche rotto e quindi fuori asse, sterza a sinistra. ma la simmetria è per gente senza fantasia”. Si parla di amore, libri vecchi e nuovi e di altre asimmetrie, in un incontro in cui è vietato togliersi vicendevolmente i peli dalle maglie.”
Enrica Tesio