OSCAR FARINETTI e PIERGIORGIO ODIFREDDI – Attraverso Festival
1074
event-template-default,single,single-event,postid-1074,bridge-core-2.3.4,single-event-container,ajax_fade,page_not_loaded,qode-page-loading-effect-enabled,,vertical_menu_enabled,side_area_uncovered_from_content,transparent_content,qode-child-theme-ver-1.0.0,qode-theme-ver-22.0,qode-theme-bridge,disabled_footer_top,disabled_footer_bottom,qode_header_in_grid,wpb-js-composer js-comp-ver-6.2.0,vc_responsive

OSCAR FARINETTI e PIERGIORGIO ODIFREDDI

Torna indietro

mercoledì 28 Agosto 2019 / 18:30

OSCAR FARINETTI e PIERGIORGIO ODIFREDDI

in Dialogo tra un cinico e un sognatore

Alba, Arena Esterna Teatro Sociale "G. Busca", (CN)


Che cosa hanno in comune un matematico e un imprenditore? Chi dei due frequenta di più i sogni e chi insegue una verità cinica?

In questo affascinante faccia a faccia fra due mondi apparentemente opposti, Piergiorgio Odifreddi e Oscar Farinetti si confrontano sui temi più urgenti dell’attualità: dai cambiamenti climatici alla politica dei «Grandi Satana come Trump e Orbán», dall’importanza del rispetto per la filiera del cibo alla decrescita – «che è sempre infelice». Naturalmente senza trascurare la tragicomica situazione dell’Italia odierna, incatenata ai suoi falsi problemi, intrappolata tra un «Vaffa» e certi «ducetti rosa o neri», spesso vittima di nuovi media e vecchie fake news. E nell’esplorare tutte le contraddizioni del cinismo contemporaneo dei nuovi sovranisti e dei venditori di sogni, l’uomo di scienza e l’imprenditore attraversano le diverse concezioni attribuite al sogno e al cinismo nell’antichità e nel presente, e discutono su temi di importanza universale – dal valore del tempo e del denaro fino all’amore.

Un dialogo filosofico dei tempi moderni, arricchito da citazioni, curiosità, aneddoti personali, dove non si perde mai di vista l’importanza della conoscenza dei fatti, ma neppure la necessità dell’ironia: saper scherzare su se stessi e sul mondo è forse l’unica strada per portare a termine un

ragionamento serio. E se è vero che il cinismo rispunta ogni qualvolta i valori di coesione di una società si sfaldano, come nel nostro presente, è forse altrettanto vero che il contraltare costruttivo al ghigno del cinico non può che essere la capacità di sognare.

Viene da chiedersi, in fondo, se quelli di Odifreddi e Farinetti siano due sguardi così diversi sul mondo. O se, almeno in questo caso, cinico e sognatore non siano due facce della stessa medaglia.

«La verità è che entrambi vorremmo essere sognatori, ma entrambi riteniamo che l’altro sia un cinico», dicono gli autori. Al lettore l’ultima parola.

PIERGIORGIO ODIFREDDI è nato a Cuneo nel 1950. Ha studiato matematica in Italia, Stati Uniti e Unione Sovietica, e insegnato Logica presso l’Università di Torino e la Cornell University. Tra i suoi libri più recenti, ricordiamo Il dio della logica (Longanesi 2018) e Caro papa teologo, caro matematico ateo, scritto con Benedetto XVI (Mondadori 2013). Per Rizzoli ha pubblicato Come stanno le cose (2013), Il museo dei numeri (2014), Il giro del mondo in ottanta pensieri (2015), Dizionario della stupidità (2016), Dalla terra alle lune (2017) e La democrazia non esiste (2018).

OSCAR FARINETTI è nato ad Alba nel 1954. Imprenditore, è noto in tutto il mondo per aver fondato Eataly. Ha scritto Coccodè (Giunti 2009), 7 mosse per l’Italia (Giunti 2011), con Shigeru Ayashi Storie di coraggio (Mondadori 2013), Mangia con il pane (Mondadori 2015), Nel blu (Feltrinelli 2015), Ricordiamoci il futuro (Feltrinelli 2017) e la raccolta di poesie Quasi (La nave di Teseo 2018).